XX Campionato Italiano di Shogi — XX Italian Shogi Championship (4-5 May 2024)

L’AIS (Associazione Italiana Shogi) è lieta di annunciare l’organizzazione del XX Campionato Italiano di Shogi.

L’edizione del 2023, ha avuto un inaspettato e particolare successo grazie alla presenza di giocatori stranieri che ci hanno permesso un confronto con altre realtà shoghistiche e la possibilità di apprendere e migliorare in un clima di reciproca disponibilità.

Questo è un anno particolare per lo Shogi. In Giappone ricorre il 100ario della nascita della prima associazione professionistica di Shogi (la Tokyo Shogi Renmei nel 1924, rinnovata nel 1947 nella Nihon Shogi Renmei, NSR).

Noi, con le dovute proporzioni, festeggiamo il 25° anno di attività dell’AIS. Nel 1999 si tenne il 1° campionato e nel nostro piccolo, ma con una certo orgoglio, siamo arrivati fino ad ora, per organizzarne il 20°!

Sempre nel 1999 si tenne la prima edizione dell’International Shogi Forum (ISF), evento organizzato dalla NSR, con cadenza triennale. L’Italia è sempre stata fra le nazioni invitate, e il Campionato Italiano l’occasione per selezionare il rappresentante italiano. Occasione che cade quest’anno: pertanto oltre al titolo di Campione Italiano 2024, il vincitore avrà l’occasione di poter staccare il biglietto per il prossimo ISF per rappresentare l’Italia!!! 

Per maggiori informazioni sul XX Campionato Italiano di Shogi clicca qui:

The AIS (Italian Shogi Association) is pleased to announce the organisation of the 20th Italian Shogi Championships.

The 2023 edition was an unexpected and special success thanks to the presence of foreign players who allowed us to compare ourselves with other Shogi realities and the opportunity to learn and improve in an atmosphere of mutual willingness.

This is a special year for Shogi. In Japan it is the 100th anniversary of the birth of the first professional Shogi association (the Tokyo Shogi Renmei in 1924, renewed in 1947 into the Nihon Shogi Renmei, NSR).

We, with due proportion, celebrate the 25th year of the AIS. In 1999, the 1st championship was held and in our own small way, but with a certain pride, we have come so far to organise the 20th!

Also in 1999, the first edition of the International Shogi Forum (ISF), an event organised by the NSR, was held every three years. Italy has always been among the invited nations, and the Italian Championship was the occasion to select the Italian representative. An occasion that falls this year: therefore, in addition to the title of Italian Champion 2024, the winner will have the opportunity to be able to detach the ticket for the next ISF to represent Italy!!!

For more information on the 20th Italian Shogi Championship click here:

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Shogi Post-Tokugawa: Tra Tradizione Radicata e Modernizzazione

Nonostante l’era Meiji abbia portato un generale interesse minore per le tradizioni passate a favore della modernizzazione e dell’occidentalizzazione, lo shogi rimase profondamente radicato nella cultura giapponese. Questa resilienza si deve in gran parte al forte legame emotivo e culturale che il popolo giapponese conservava nei confronti del gioco, considerato non solo un passatempo ma anche un simbolo dell’eredità storica e culturale del paese. Mentre molte tradizioni venivano messe da parte, lo shogi sopravvisse grazie alla sua capacità di adattarsi, pur mantenendo i suoi valori fondamentali.

Nel corso del XX secolo, lo shogi intraprese un percorso di modernizzazione che si concretizzò in due modi principali: la strutturazione in un formato più competitivo e la nascita di associazioni professionali. La trasformazione dello shogi in un sport competitivo si manifestò attraverso la standardizzazione delle regole e l’organizzazione di tornei su larga scala. Questo cambiamento rispecchiava il desiderio di creare un contesto in cui le abilità e le strategie dei giocatori potessero essere messe alla prova in un ambiente strutturato e formalizzato. Questa evoluzione ha permesso allo shogi di guadagnare popolarità e riconoscimento come sport mentale, con competizioni che attiravano sia giocatori professionisti sia un pubblico di appassionati.

Le associazioni professionali di shogi emersero come pilastri della modernizzazione del gioco. Queste organizzazioni svolsero un ruolo fondamentale nel promuovere lo shogi, non solo come gioco, ma come disciplina professionale. Fornirono una piattaforma per la formazione e lo sviluppo dei giocatori, stabilirono standard per le competizioni professionali e contribuirono alla diffusione del gioco a livello nazionale e, successivamente, internazionale.
La storia dello shogi nell’era moderna post-Tokugawa è un racconto di adattamento e perseveranza. Nonostante le sfide poste dall’occidentalizzazione e dalla modernizzazione, lo shogi ha mantenuto un legame indissolubile con le sue radici culturali, adattandosi ai tempi e incorporando nuovi formati e strutture. Questo equilibrio tra tradizione e innovazione ha permesso allo shogi di continuare a prosperare e rimanere un elemento centrale della cultura giapponese.

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Lo Shogi nel Periodo Tokugawa: L’Evoluzione di un Gioco in una Tradizione Culturale

Durante il periodo Tokugawa, che si estende dal 1630 al 1850, lo shogi non è soltanto un gioco popolare in Giappone, ma diventa una professione riconosciuta e istituzionalizzata, segnando un cambiamento significativo nel panorama culturale giapponese.

Nel 1611, Tokugawa Ieyasu, fondatore dello shogunato Tokugawa, attribuisce stipendi ufficiali ai giocatori di shogi e go, elevandoli allo status di “artigiani” ufficiali. Questa mossa non solo rafforza il prestigio sociale dei giocatori di shogi, ma segna anche l’inizio della loro professionalizzazione.

Dopo la morte di Sōkei nel 1634, gli stipendi diventano ereditari, portando alla creazione delle prime “case di shogi”, strutture simili a gilde. Queste case hanno il compito di organizzare il gioco, assicurandone la qualità e la continuità. Svolgono un ruolo cruciale nella formazione dei giocatori e nella promozione dello shogi, contribuendo a creare una tradizione duratura e un sistema stabile per il suo insegnamento e la sua pratica.

Oltre a promuovere e giocare a shogi, le case di shogi partecipano a eventi ufficiali e presentano la loro arte allo shōgun. Documenti storici, come quelli dell’Ōhashi, offrono uno sguardo approfondito sulla vita quotidiana dei giocatori di shogi dell’epoca, mostrando come essi bilanciassero le responsabilità ufficiali con la pratica quotidiana del gioco.

Nel periodo Tokugawa, lo shogi si diffonde in tutte le classi sociali. I samurai, i mercanti e i contadini trovano nel shogi un passatempo comune, contribuendo alla sua crescita come fenomeno nazionale. Questo aumento di popolarità porta a una maggiore diversità tra i giocatori e incoraggia l’evoluzione di nuove strategie e stili di gioco.

Questo periodo vede anche l’emergere di nuove strategie e varianti di gioco. Mentre alcuni giocatori si concentrano su tecniche aggressive, altri sviluppano stili più difensivi, arricchendo così il panorama strategico dello shogi. Queste innovazioni influenzano non solo il modo in cui viene giocato lo shogi, ma anche come viene percepito a livello culturale.

Verso la fine del periodo Tokugawa, i cambiamenti politici e sociali portano a un declino del sostegno governativo per lo shogi. Tuttavia, il gioco mantiene la sua popolarità, e nuovi mecenati e sponsor emergono per sostenere i giocatori professionisti. Questo passaggio segna un importante momento di transizione per lo shogi, poiché si adatta a un nuovo contesto sociale e politico.

Il periodo Tokugawa si rivela essere un’era fondamentale per lo shogi, trasformandolo da un intrattenimento popolare a una professione rispettata e istituzionalizzata. Questo periodo getta le basi per lo shogi moderno, consolidandone il ruolo come elemento centrale della cultura giapponese. La storia dello shogi in questa epoca dimostra la sua resilienza e la sua capacità di evolversi, mantenendo un legame profondo con le tradizioni e l’identità culturale giapponese.

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