Appuntamenti shogistici (Dicembre 2023)

Ricca settimana di appuntamenti AIS quella di Dicembre che prevede ben due incontri dal vivo dedicati allo shogi. Vediamo quali.


  • Padova, 1 dicembre. Ritrovo shogistico organizzato in collaborazione con il Circolo Shogi AIS Milano, dalle ore 19:00, presso il “Circolo Overlord”, Via Pontevigodarzere, 222, Padova.
  • Perugia, 3 dicembre. Ritrovo shogistico organizzato dallo Shogi Dojo Perugia (AIS), dalle ore 15:00 presso la Biblioteca Comunale “Gianni Rodari”, Via Settembrini 06070 San Mariano di Corciano (PG). (È anche previsto un pranzo presso un vicino ristorante giapponese: per info vedi sotto)

Entrambi gli appuntamenti sono liberi: chiunque abbia modo e voglia di partecipare sarà più che benvenuto.

Per maggiori informazioni chiedete in chat Telegram collegandovi al seguente indirizzo: https://t.me/shogiitalia

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Lo Shogi e la Metafisica della Guerra: Riflessioni tra Pieno, Vuoto e Strategia Antica

Lo Shogi e la Metafisica della Guerra: Riflessioni tra Pieno, Vuoto e Strategia Antica

Nel tessuto culturale giapponese, lo shogi, tradotto come “guerra dei generali”, trascende la definizione di un mero gioco. Questo affascinante scacchiere giapponese diventa un campo di battaglia silenzioso, dove risuonano echi di principi strategici che hanno guidato guerrieri attraverso secoli. Molti di questi principi possono essere rintracciati nel seminale “L’arte della guerra” di Sun Tzu.

Conoscenza e Auto-Conoscenza

Nella sua saggezza, Sun Tzu ha proclamato: “Se conosci il nemico e conosci te stesso, non devi temere il risultato di cento battaglie”. Questo concetto è profondamente radicato nello shogi. La vittoria si manifesta attraverso una comprensione intima dell’avversario, ma anche da una introspezione del proprio io. Ogni decisione sulla scacchiera nasce da questo doppio senso di consapevolezza.

Dal Pieno al Vuoto

La scacchiera dello shogi, al suo inizio, si presenta in uno stato di “pieno”. Man mano che la partita si evolve, con pezzi che si muovono, vengono catturati e paracadutati nuovamente, emerge un ritmo tra pieno e vuoto, creazione e dissoluzione. Questo flusso costante tra gli stati ricorda la filosofia taoista, in cui tutto è in un perpetuo stato di cambiamento.

Strategia e Terreno

Sia in guerra che nello shogi, il “terreno” gioca un ruolo essenziale. Sun Tzu ha spesso sottolineato l’importanza del terreno nelle sue strategie. Analogamente, nello shogi, la comprensione e il dominio della scacchiera possono spostare il bilancio del potere. I giocatori di shogi abilmente sfruttano la struttura della scacchiera e la disposizione delle pedine, manifestando principi di guerra antichi nella danza dei pezzi.

Tempismo e Adattabilità

Il tempismo, come sottolineato da Sun Tzu, è vitale in battaglia. Questa acuta percezione del momento giusto è palpabile anche nello shogi. Sia che si tratti di sfruttare una breve vulnerabilità dell’avversario o di creare un’opportunità, il tempismo può inclinare l’esito a proprio favore. Allo stesso modo, la capacità di mascherare intenzioni e sorprendere l’avversario attraverso adattamenti tattici rappresenta l’arte dell’inganno e dell’adattabilità in guerra.

Mentre lo shogi si svolge in silenzio, le sue pedine e le strategie evocano un coro di saggezza antica sulla natura della guerra, della strategia e dell’equilibrio. Le lezioni di Sun Tzu, insieme ai concetti taoisti di pieno e vuoto, trovano una risonanza vivida e profonda in ogni partita di shogi. Attraverso questo gioco, possiamo contemplare non solo l’arte della guerra, ma anche la profondità metafisica dell’essere e dell’universo.

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Intelligenza Matematica e Resilienza nella Battaglia Shogistica

Intelligenza Matematica e Resilienza nella Battaglia Shogistica

Lo shogi, spesso descritto come un gioco di pura strategia, è in realtà una profonda espressione dell’intelligenza matematica e della resilienza umana. Al centro di ogni vittoria shogistica non c’è solo la superiorità tattica, ma anche una profonda comprensione di sé e dell’avversario.

La chiave per diventare invincibili nello shogi risiede nella capacità di conoscere profondamente se stessi e il proprio nemico. Come ha scritto Sun Tzu ne “L’arte della guerra”, il vero maestro è colui che non teme l’esito di cento battaglie, perché conosce sia se stesso che l’avversario. Questa profonda introspezione, unita a un’analisi critica dell’avversario, è il cuore dell’intelligenza shogistica.

Lo shogi è un gioco a informazione perfetta, dove entrambi i giocatori sono sempre consapevoli dell’intera disposizione del campo di battaglia. In ogni momento, ogni giocatore ha una visione chiara non solo della situazione attuale, ma anche della storia della partita. Questa trasparenza richiede un’analisi matematica rigorosa, dove ogni mossa è il risultato di calcoli precisi e previsioni.

Tuttavia, la pura analisi matematica non è sufficiente per garantire la vittoria. La vera abilità nello shogi sta nell’interpretare l’avversario, nel carpire le sue intenzioni e nel prevedere le sue mosse. Questo richiede una profonda empatia e intuizione, capacità che vanno oltre la semplice logica e che attingono alla resilienza del giocatore.

Per sventare i piani dell’avversario, il giocatore di shogi deve adottare una mentalità preventiva. Deve osservare la partita attraverso gli occhi del nemico, anticipando le sue mosse e strategie. Solo comprendendo il piano dell’avversario, il giocatore può realmente contrattaccare e impedirgli di raggiungere i suoi obiettivi.

Lo shogi non è solo un gioco di mosse e contromosse, ma un’arte che richiede intelligenza matematica, introspezione e resilienza. Ogni partita è un viaggio nella mente umana, una battaglia di volontà e strategia, dove la vera vittoria risiede non solo nella superiorità tattica, ma anche nella profonda comprensione di sé e dell’avversario.

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Lo Shogi: Riflesso della Filosofia e della Religione Giapponese

Lo Shogi: Riflesso della Filosofia e della Religione Giapponese

Lo shogi, sebbene sia conosciuto come un gioco di profonda strategia e tattica, va oltre la semplice competizione su una scacchiera. Esso rappresenta valori e principi centrali della cultura giapponese, influenzati sia dalla filosofia tradizionale che dallo shintoismo, la religione autoctona del Giappone.

Armonia e Equilibrio

Nel cuore dello shogi c’è l’idea dell’equilibrio. Questo concetto risuona con la filosofia giapponese e lo shintoismo, che vedono l’armonia come essenziale nella vita e nella natura. Nel gioco, mantenere un equilibrio tra attacco e difesa, tra iniziativa e pazienza, diventa un parallelo con l’armonia che si cerca nella vita quotidiana e nell’interazione con la natura.

Rispetto, Purezza e Contemplazione

Lo shintoismo enfatizza il concetto di purificazione e rispetto. Analogamente, nello shogi, il rispetto per l’avversario e il gioco stesso è fondamentale. Ogni decisione richiede una profonda riflessione, un’eco della contemplazione e del rispetto che lo shintoismo insegna nei confronti della natura e degli esseri viventi.

Ciclicità e Rinascita

Molti rituali shintoisti riflettono la credenza nella rinascita e nel rinnovamento. Questo concetto di ciclicità e rinascita trova un parallelo nello shogi attraverso il “paracadutismo”, dove le pedine catturate possono essere riutilizzate, simboleggiando una sorta di rinascita nel contesto del gioco.

Interconnessione con Tutto

L’essenza dello shintoismo vede una connessione intrinseca tra tutti gli esseri e la natura. Analogamente, nello shogi, ogni mossa di una pedina ha ripercussioni sull’intera scacchiera, riflettendo un senso di interconnessione e interdipendenza.

Lo shogi non è semplicemente un gioco, ma una manifestazione della cultura e dei valori giapponesi, influenzata dalla filosofia e dai principi dello shintoismo. Giocare a shogi diventa un viaggio nella filosofia e nella religione giapponese, un’esperienza che riflette secoli di tradizione, pensiero e spiritualità.

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Il Mondo Mentale dello Shogi: Un Viaggio nella Psiche del Giocatore

Il Mondo Mentale dello Shogi: Un Viaggio nella Psiche del Giocatore

Lo shogi, spesso descritto come gli “scacchi giapponesi”, non è solo un gioco di strategia e tattica, ma una danza tra due menti, un duello psicologico. Dietro ogni pedina e ogni mossa c’è un mondo di pensieri, emozioni e decisioni.

Ogni partita di shogi è un esperimento mentale. Il giocatore, di fronte a una scacchiera, è simile a uno scienziato che mette alla prova le sue ipotesi. Valuta ogni mossa, prevede le reazioni dell’avversario e calcola le conseguenze. Questa analisi, tuttavia, avviene in un contesto in cui non c’è spazio per l’errore. Una volta eseguita una mossa, non può essere ritirata. Il giocatore è consapevole che ogni decisione può determinare la vittoria o la sconfitta. In questo scenario, lo shogi si distingue per la sua assenza di casualità: ogni risultato è il diretto prodotto delle decisioni del giocatore. Questa responsabilità richiede un elevato livello di sviluppo intellettuale e una profonda introspezione.

Oltre alla strategia, lo shogi è un campo di battaglia emotivo. Permette ai giocatori di canalizzare e intellettualizzare la loro aggressività in un contesto socialmente accettabile. Tuttavia, quando il turno passa all’avversario, il giocatore entra in uno stato di tensione. Nonostante l’apparente calma, il suo stile di gioco può rivelare molto sulla sua personalità. Alcuni giocatori potrebbero persino manifestare le proprie inquietudini e disturbi attraverso il gioco, rendendo lo shogi una finestra sul loro mondo interiore.

La maestria nello shogi si basa su quattro pilastri fondamentali dell’intelligenza:

Memoria: Essere in grado di ricordare schemi, posizioni e strategie è cruciale. Questa capacità di archiviazione e recupero delle informazioni può avere ripercussioni positive anche nella vita quotidiana.

Visualizzazione: La capacità di prevedere mosse future e di immaginare possibili scenari è essenziale per anticipare l’avversario.

Organizzazione: Pianificare le proprie mosse, gestire le proprie risorse e strutturare una strategia coerente sono segni di una mente ben organizzata.

Immaginazione: Oltre alla logica e alla strategia, la capacità di pensare in modo creativo e originale può spesso sorprendere e superare l’avversario.

Lo shogi, con la sua ricchezza di strategie e sfide mentali, è molto più di un semplice gioco. È una rappresentazione della lotta interna dell’uomo, un riflesso della sua psiche e delle sue emozioni. Ogni partita offre una preziosa introspezione, un viaggio nel profondo della mente umana, rivelando che, oltre alla strategia, c’è sempre un cuore e una mente in gioco.

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